Attesissimo
ritorno del regista dell’Ultimo Bacio,
“Ricordati di me” non è, come forse lo si è
fatto passare, un film sulle Veline. Parla invece
di una famiglia composta da una madre attrice
mancata, un padre scrittore mancato e due figli
che fanno di tutto, evidentemente, per non
ripetere la storia dei genitori. La figlia
cercando in tutti i modi di “arrivare” al
successo in Tv ( unica meta possibile in questi
nostri tristi giorni ). Il figlio cercando
probabilmente di essere diverso da quel che è e
di mostrare agli altri ( ed in particolar modo ad
un’altra!) una sicurezza, una spavalderia che
non ha, che non è sua. Della vicenda diremo
brevissimamente che i sogni mancati dei genitori
si rifanno vivi, per la madre nella possibilità
di tornare sulle scene, con tutte le sue
insicurezze, per il padre nelle vesti ( assai
avvenenti ) di Monica Bellocci, ex compagna di
classe ed ex fidanzata del passato, che gli
riporta non solo l’accensione erotica ma anche
la passione, messa un po’ da parte, per la
scrittura. Lasciamo a voi tutti gli sviluppi ( che
sono curiosi, ma forse prevedibili ) facendovi
notare che il pregio del film è proprio questo,
di saper raccontare, con ritmo, talvolta con
frenesia, una storia, facendoci appassionare ad
essa. E Muccino si dimostra ancora una volta abile
nel gestire riprese ( anche complesse ) e
montaggio,sebbene
i suoi ingredienti siano spesso già sentiti/già
visti, non troppo originali, e francamente a volte
poco credibili, forse proprio per l’eccessivo
accumulo di situazioni”critiche”all’interno
dello stesso nucleo familiare, che vanno
nettamente a scapito della verosimiglianza. Per
quanto riguarda gli attori, buona la prova del,
sempre bravo, Fabrizio Bentivoglio. Muccino
ottiene il grande risultato di far recitare non
solo la Bellocci, ma addirittura Pietro Taricone
ed Enrico Silvestrin. E non è poco. Francamente
irritante, invece, l’interpretazione della
Morante, sempre sopra le righe, eccessiva,
nevrotica.